All'indomani dell'annuncio delle dimissioni del Primo ministro turco Ahmet Davutoğlu, proponiamo il dibattito sulla laicità in corso in Turchia

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:08:36

Il dibattito interno alla Turchia sulla riforma della Costituzione va avanti da diverso tempo. L’intenzione del presidente Recep Tayyip Erdoğan di cambiare il sistema politico attuale in uno presidenziale ha ridato forza alla discussione. Accanto a questo, l’argomento più delicato è se la nuova Costituzione debba avere una base religiosa oppure no e, nel caso, che ruolo debba avere l’Islam. La laicità turca, figlia delle radicali riforme di Mustafa Kemal Ataturk, è messa in discussione. Vi proponiamo qui la lettura in traduzione di parti di articoli della stampa turca sulla questione. Il presidente Erdoğan spiega il concetto di “laicità” Haber Turk, 26 aprile 2016 Il presidente Recep Tayyip Erdoğan ha partecipato a una conferenza stampa con il presidente croato Grabar-Kitaroviç, [durante una visita] in Croazia. […] “Tutti i gruppi religiosi, per le questioni relative al vivere la fede, sono alla stessa distanza dallo Stato. La laicità è questo. Dalla formazione del nostro partito, abbiamo osservato tutti i sistemi laici del mondo che voi già conoscete, come la laicità anglosassone, base della laicità europea”. Dopo aver osservato e compreso il concetto di laicità negli altri sistemi, lo abbiamo inserito nel nostro programma”. […] Nella nostra proposta di Costituzione, la laicità avrà un posto Zaman, 27 aprile 2016 Il portavoce del partito Akp: “Il concetto di laicità, che aveva già il suo posto nelle nostre proposte di Costituzione, lo avrà sicuramente in modo democratico anche nella nostra nuova proposta di uno stato di diritto”. Durante un discorso tenuto in occasione della riunione del comitato esecutivo centrale dell’Akp, il portavoce del partito, “Ömer Çelik, ha dichiarato che la politica dell’Akp sull’argomento della laicità, la sua posizione ufficiale e l’atteggiamento tenuto finora sono chiari. Sia nel programma sia nello statuto del partito, abbiamo sottolineato la definizione di laicità come concetto liberale. Noi consideriamo la laicità un fondamento della giustizia sociale e un fondamento della pace sociale. È un concetto che evidenziamo proprio come la democrazia e lo stato di diritto. Nel testo della nostra Costituzione, nessun’altra argomentazione o interpretazione è discussa tanto quanto laicità”. Che si tratti di Costituzione religiosa o non religiosa, Çelik richiama l’attenzione sul suo non essere una semplice nozione e ha continuato dicendo che una Costituzione che garantisce la libertà di religione e di coscienza può mantenere alti standard democratici; al contrario, se non sono garantite queste libertà, la Costituzione sarà debole. […] Dibattito sulla laicità: e se la Turchia fosse secolare? Bianet, 28 aprile 2016 […] Se anche il presidente Erdoğan e il primo ministro Davutoğlu avessero apertamente appoggiato le parole del portavoce della Grande Assemblea Nazionale, Ismail Karaman, secondo cui la laicità non dovrebbe essere inclusa nella nuova Costituzione [turca], il dibattito sarebbe continuato ugualmente. “Da un lato ci sono i sostenitori del governo attuale che condividono questa dichiarazione, dall’altro coloro che usano slogan quali Senza laicità bruceremo tutti, La Turchia è laica e rimarrà laica, chi pensa di fare opposizione, chi si sente oltraggiato e anche la stessa folla che scende in piazza per fare fronte comune”. […] Poiché in Turchia non se ne conosce bene il significato, è necessario spiegare a questo punto i concetti di secolarismo e laicità, che inconsciamente sono usati indistintamente, l’origine dell’applicazione usata in Turchia e quali conseguenze comportano. […] “Ebbene, personalmente ritengo che il sistema laico turco debba proseguire nella forma attuale. Anche se trovo problematica l’eventuale chiusura del Ministero degli Affari religiosi tanto quanto la situazione politica monocolore attuale, credo che sia un errore il voler abbracciare la laicità poiché tende a escludere gli aleviti [minoranza religiosa in Turchia]. “Se la nostra società fosse secolare, si produrrebbe una vita comunitaria sensata e condivisa e lo Stato stesso si trasformerebbe. È quindi possibile? In questa società [turca], purtroppo no”. Come il presidente Erdoğan interpreta la Costituzione Haber Turk, 28 aprile 2016 […] “Se si considera o si applica la laicità, la non religiosità, come il contrario della religione, certamente ci si scontra con molte obiezioni. Invece, per lo Stato la laicità sta sullo stesso piano di tutte le fedi e di tutti i gruppi religiosi, includendo gli atei; tutte le comunità religiose sono garantite dallo Stato. Non penso che il polverone sollevato da alcune aree del Parlamento turco possa arrivare da qualche parte. Tuttavia, è anche sicuro che in una certa opposizione ci sono soltanto coloro che perseguono la diffamazione in ogni situazione”. […] “Se in questa Costituzione sono garantiti tutti i gruppi religiosi di questo Paese, se tutte le comunità religiose del Paese sono considerate sullo stesso piano, che bisogno c’è di enfatizzare in particolare l’Islam?” La cosa importante della nuova Costituzione è rendere la nostra nazione all’altezza [della situazione]. Ad ogni modo, molti amici, come ad esempio Mustafa Şentop Hoca [parlamentare dell’Akp] guardano positivamente a questa questione; ritengo che il lavoro [sulla nuova Costituzione] avanzerà rapidamente. Se si parla di un sistema presidenziale, apriti cielo. Anche noi facciamo obiezione! Eppure non c’è una proposta alternativa. “Bisogna porre fine allo sbandamento politico. Bisogna salvare la nazione dalla sua doppia immagine, “a due teste” [Erdoğan si riferisce in questo modo alla doppia leadership: presidente della Repubblica e Primo Ministro]. Se avremo successo, il Paese farà velocemente un passo avanti. Il popolo è pronto. Spero vivamente che le preoccupazioni da parte dei politici vengano superate”. […] @MiglioFranca