Rassegna stampa italiana ed estera del 19 gennaio 2018

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:34:41

Dalla stampa italiana

 

Il segretario di Stato Rex Tillerson è intervenuto all’Hoover Institute della Stanford University, su invito di Condoleezza Rice, e ha affermato che in Siria gli Stati Uniti hanno una nuova priorità: sconfitto Isis, Washington intende mantenere una presenza diplomatica e militare nel Paese per impedire all’Iran di perseguire i suoi piani (La Stampa).

 

La Turchia mobilita le forze e la minaccia di un intervento in Siria nella zona di Afrin è sempre più credibile. Che ne sarà dei curdi che “governano” in quei territori? Come si comporteranno gli Stati Uniti, alleati sia di Ankara che dei curdi? Ne parla Elena Zacchetti su Il Post.

 

Giorgio Bernardelli su Mondo e Missione sintetizza un articolo del gesuita Franz Magnis-Suseno pubblicato da Civiltà Cattolica e dedicato all’Islam in Indonesia. È chiaro – scrive Magnis-Suseno – “che l’Indonesia si andrà ancor più islamizzando. Per i cristiani del Paese questo significa che dovranno sviluppare ulteriormente la comunicazione con le loro sorelle e i loro fratelli musulmani. Non ci sono alternative”.

 

Lo sfruttamento di Zohr, l’enorme giacimento di gas al largo dell’Egitto, è paradigmatico per capire il funzionamento del nuovo intreccio di rapporti in Medio Oriente. Un business, scrive Daniele Raineri su Il Foglio, che potrebbe fare da collante in una regione divisa dalle guerre.

 

Dalla stampa francofona

 

Secondo un rapporto dell’International Crisis Group, la Tunisia rischia di ricadere nell’autoritarismo. Il rapporto elenca le difficoltà del governo attuale, scrive Jeune Afrique, e propone dei suggerimenti alla classe politica.


Florent Parmentier, insegnante a Science Po e specialista di Russia, è stato intervistato da L’Orient Le Jour. Parmentier sostiene che la Russia comprende la posizione della Turchia rispetto alla questione curda e descrive il rapporto tra questi due Paesi.

 

Il fenomeno delle “femmes-mulets” [donne-mulo] in Marocco: un reportage fotografico mostra il lavoro di queste donne che trasportano tra i 40 e i 90 chili sulla loro schiena, attraversando la frontiera tra Ceuta e Marocco. Martedì scorso due donne sono morte nel mezzo di un tumulto (Slate).

 

Dalla stampa anglofona

 

Le insoddisfazioni della democrazia. I tunisini stanno perdendo la fiducia nelle urne. Estese proteste hanno dimostrato la profondità del malcontento (the Economist - Paywall).

 

Il presidente egiziano Sisi ha licenziato il capo dell’intelligence mentre continua il rimpasto di alti consiglieri. Giovedì, il leader ha chiesto a Khaled Fawzy di dare le dimissioni e lo ha rimpiazzato con il capo di gabinetto. In ottobre, aveva già licenziato il responsabile della difesa (the New York Times). 

 

Al-Qaeda ha iniziato a reclutare dai ranghi dello Stato Islamico. Una trasformazione delle affiliazioni è vista come indicatore della resilienza di ISIS che evolve dopo il suo collasso territoriale (the Guardian).