Rassegna della stampa italiana ed estera del 14 giugno 2018

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:54:55

Claire Grandchamps, L’Orient Le Jour, ha intervistato alcuni profughi siriani, residenti temporaneamente nei campi in Libano. Il Governo libanese sostiene il rientro dei rifugiati in Siria, ma questi preferiscono aspettare ancora che il loro ritorno sia in qualche modo tutelato. Alcuni di loro, infatti, se dovessero rientrare nelle loro case, potrebbero essere arrestati, come è già successo, oppure arruolati forzatamente nell’esercito del regime. Anche alcune donne esprimono il desiderio di riportare a casa le loro famiglie, ma la situazione attuale è troppo rischiosa.

 

L’ultimo dossier pubblicato dall’Istat fa segnare un nuovo record negativo per l’Italia: i nati nel 2017 sono stati solo 458.000. La conseguenza è che, durante lo scorso anno, la popolazione italiana è diminuita di 105.472 unità. L’indice di fertilità, si legge sul Corriere della Sera che sintetizza i risultati emersi dalla ricerca Istat, si assesta a 1,34 per donna: un dato che calerebbe a 1,22 se non si considerassero le donne straniere residenti in Italia.

 

In Pakistan il prossimo 25 luglio si terranno le elezioni generali. Una delle coalizioni che si presenterà alle elezioni è Muttahida Majlis-e-Amal (Mma), un raggruppamento formato da “cinque partiti ultraconservatori e fondamentalisti”, scrive Shafique Khokhar su AsiaNews. Le previsioni vedono l’alleanza Mma sfavorita e non si ritiene che potrà raggiungere un grado di consensi elevato. Tuttavia, si legge, “la sua influenza ideologica potrebbe avere un impatto di gran lunga superiore” ai voti ottenuti.

 

Il Consiglio francese del culto musulmano ha organizzato una cena di iftar alla quale sono state invitate le autorità di Parigi. Il Primo ministro Edouard Philippe, arrivato in ritardo secondo La Croix, ha tenuto un discorso a braccio chiedendo ai musulmani un maggiore impegno e condivisione nella società. Il presidente del CFCM, il turco Ahmet Ogras, ha condiviso le parole del Primo ministro, sottolineando che i musulmani devono chiedersi cosa vogliono essere: cittadini frustrati perché in minoranza, oppure cittadini responsabili, impegnati e interessati alla convivenza con i propri concittadini?

 

Abdeljalil Akkari, Jeune Afrique, riflette sull’istruzione nei Paesi del Maghreb. Se durante l’era Bourguiba, in Tunisia, lo Stato ha spinto perché ogni paese avesse la propria scuola, per “uscire dal sottosviluppo e dall’ignoranza”, oggi, nonostante l’istruzione primaria e secondaria sia accessibile a (quasi) tutti, alcuni problemi riemergono con maggior vigore. La sfida maggiore è il persistente analfabetismo, che riguarda specialmente le donne e gli abitanti delle regioni rurali.

 

Dopo quattro giorni di manifestazioni in Giordania, Re Abdallah ha accettato le dimissioni del Primo ministro Hani al-Mulki, sostituendolo con il ministro dell’Educazione Omar Razzaz. Quest’ultimo ha subito placato le proteste ritirando la legge che introduceva nuove tassazioni, causa dei tumulti. Ghalith al-Omari e Ben Fisherman del Washington Institute scrivono che nonostante la calma sia tornata per le strade della Giordania, il nuovo Primo ministro dovrà comunque affrontare alcune instabilità interne, specialmente economiche.

 

Soumya Swaminathan, la quinta giocatrice di scacchi in India, si è ritirata dal campionato iraniano di scacchi a causa dell’obbligo per le donne di indossare il velo all’interno del Paese. La giocatrice ha scritto sulla sua pagina Facebook, come riporta BBC News, che nelle circostanze attuali, l’unico modo per tutelare i propri diritti è ritirarsi dal campionato e non recarsi in Iran.

 

Secondo il Guardian, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunirà oggi per discutere dell’attacco da parte di una coalizione guidata dall’Arabia Saudita sulla città portuale di Hodeidah, in Yemen.

 

La Grecia è l’unico Paese europeo ad avere un sistema legale che integra la legge civile islamica e greca. Attualmente si stanno verificando alcune incongruenze a causa di questo sistema diviso e gli addetti ai lavori faticano a trovare un equilibrio. Yiorgos Kalantzis, Segretario generale per la religione nel ministero dell’Istruzione, ha detto ad Al-Jazeera che la Grecia sta cercando di tutelare la legge islamica per la minoranza presente nel Paese, senza però uscire dal contesto e dalla direzione presa dalla società greca.

 

Khaled A. Beydoun, professore di Diritto e scrittore, pone l’attenzione di un suo pezzo sul New York Times sulle cause strutturali della povertà tra i musulmani americani. Afferma la necessità di una soluzione politica che vada al di là delle donazioni individuali praticate durante il mese di Ramadan.