Rassegna della stampa italiana ed estera del 29 giugno 2018

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:55:10

I leader europei riuniti a Bruxelles sono giunti a un accordo sulla gestione dei salvataggi in mare dopo tredici ore e mezza di negoziati. Il Corriere della Sera scrive che la soluzione è pienamente europea, che le azioni saranno “coordinate tra gli stati membri” e il problema sarà condiviso. Ecco cosa prevede l’accordo.

 

David Simantov-Lévi racconta a Slate un’altra faccia del traffico di persone dall’Africa all’Europa. Una faccia sconosciuta e buia: quella delle case chiuse. Khadija (il nome è di fantasia) è una sedicenne ivoriana, vincitrice del concorso di bellezza della sua città, al quale aveva partecipato per tentare di aprirsi nuovi orizzonti lavorativi come modella. Dopo la vittoria è stata avvicinata da un uomo che le ha offerto un contratto e documenti per andare in Europa, dove, a sua insaputa, sarebbe stata rinchiusa in un bordello e costretta a prestarsi al servizio di uomini senza vedere neanche un soldo.

 

Formiche riporta nuovi dati sui potenziali terroristi islamici in Italia. “Nelle ultime settimane sono aumentate le espulsioni”, il lavoro degli inquirenti si concentra soprattutto sui richiedenti asilo. Un problema cruciale da affrontare è anche quello della radicalizzazione nelle carceri.

 

Atlantico riporta alcuni stralci di un discorso pronunciato da Salah Abdelslam, l’ultimo sopravvissuto degli attentatori del 13 novembre a Parigi, durante il processo tenutosi giovedì 28 giugno. Il discorso integrale non è ancora stato reso pubblico, ma Abdelslam si è rivolto ai politici, in particolare al presidente francese Emmanuel Macron, intimando che “la sicurezza non regnerà mai sul territorio francese” fintanto che il sangue dei musulmani continuerà a scorrere. Rivolgendosi alle sue vittime ha affermato che gli occidentali pagano gli errori dei loro dirigenti.

 

Da una settimana il regime siriano, sostenuto dalla Russia, ha lanciato un’offensiva contro le zone controllate dall’opposizione al confine con la Giordania, scrive per Libération Hala Kodmani. Le organizzazioni internazionali denunciano una nuova catastrofe umanitaria imminente.

 

Si è aperto ieri il comitato esecutivo dell’Unione africana. Domande e risposte di Jeune Afrique mettono a tema quanto verrà discusso dai capi di Stato africani riuniti a Nouakchott, la capitale della Mauritania, per l’occasione. Le autorità del continente discuteranno le riforme di Paul Kagame, presidente della Repubblica del Ruanda, l’eterna questione del Sahara occidentale, il rapporto con Emmanuel Macron, in visita il 2 luglio, e altri temi.

 

Persecuzioni dei cristiani nelle Filippine. Alcuni missionari sono stati arrestati e una suora è a rischio espulsione dal Paese. La pressione esercitata sui religiosi, soprattutto gli stranieri, scrive Avvenire, è causata dall’attivismo di questi ultimi nei confronti delle violazioni dei diritti umani del Governo di Duterte. La Chiesa metodista, piuttosto diffusa nelle Filippine, ha lanciato una campagna mondiale per la liberazione di un missionario arrestato.

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