Rassegna della stampa italiana e internazionale del 21 febbraio 2018

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:54:05

Dalla stampa italiana

 

Sono saliti ad almeno 200 i morti nei raid delle forze governative siriane nell'area della Ghouta orientale. Susan Dabbous su Avvenire riporta alcune voci dalla zona: “Ci stanno colpendo con tutto – spiega al telefono da Harasta Mohammed Adam, operatore dei White Helmets –: missili, mortai, barili bomba. E i barili bomba sono quelli che provocano più danni, sono persino peggio delle armi chimiche”.

 

Secondo quanto scrive Giordano Stabile su La Stampa le forze siriane dirette verso Afrin per aiutare i curdi sono state bloccate “all’ingresso del cantone dal fuoco di sbarramento dell’artiglieria turca”.

 

Maria Carla Sicilia su Il Foglio torna sull’alleanza energetica tra Egitto e Israele e ne spiega le implicazioni: “un asse strategico che a regime può portare Gnl in Europa”.

 

Mentre dalla Libia il numero di migranti in partenza si è considerevolmente abbassato, dalla Tunisia le partenze sembrano aumentare. Anche su questo aspetto si è soffermata la “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza” presentata dai servizi di intelligence italiani al Consiglio dei Ministri. Ne parla Gabriella Colarusso su Lettera43.

 

Dalla stampa francofona

 

La città di Afrin in Siria sarà presto sotto assedio, ha affermato il presidente turco Erdoğan. Per questo motivo, scrive La Croix, i curdi saranno costretti a negoziare con il Governo di Damasco.

 

Lo scrittore Kamel Daoud pubblica un’ode all’amicizia tra Marocco e Algeria. L’articolo, comparso su Le Quotidien d’Oran, intitolato “Je suis Marocain”, pone l’accento sul nemico comune, che non è la differenza di nazionalità, piuttosto “il disastro ecologico, la sottomissione, la debolezza delle sovranità, l’incapacità [degli Stati] e la povertà”.

 

Sarà una farsa elettorale quella egiziana, secondo Le Desk, sito di attualità del Marocco. Dopo la defezione seriale dei potenziali candidati, al-Sissi e Moussa Moustafa Moussa, capo di un partito alleato del presidente, sono i soli a presentarsi.

 

Dalla stampa anglofona

Rapporti in trasformazione e minacce in crescita: chi sono i gruppi armati in Sahel. Nei sei anni dall’inizio della ribellione nel Nord del Mali, in gennaio 2012, movimenti armati nella regione sono cresciuti in maniera considerevole in numero e nella complessità delle relazioni tra di loro (Irin

 

La lotta al terrorismo in Egitto rischia di diventare una guerra contro i beduini del Sinai. Gli abitanti della penisola vivono da una parte la minaccia del terrorismo, dall’altra quella della repressione militare (Haaretz).

 

La grande storia dietro la gara per il reattore saudita. Sfida geopolitica tra Paesi per aggiudicarsi la costruzione di due reattori nucleari in Arabia Saudita: nasce una nuova arena per il confronto tra superpotenze. La Corea del Sud e la Francia da una parte sono alcuni dei contendenti, come Cina e Russia. E, come scrive  Bloomberg, anche gli Stati Uniti sono entrati ora in gara. 

 

“Non è una guerra, è un massacro”: migliaia di persone uccise nell’enclave siriana della Ghouta. Associazioni umanitarie mettono in guardia sulle atrocità del sobborgo assediato e bombardato dalle forze del regime di Damasco (the Guardian).