Rassegna della stampa italiana ed estera del 19 luglio 2018

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:55:20

Lo Stato di emergenza sarà presto tolto in Turchia. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan presenterà in Parlamento una legge “antiterrorismo” che punta a prevenire situazioni analoghe a quelle che hanno portato al tentativo di colpo di stato dell’estate 2016. La proposta è guardata con sospetto dall’opposizione, scrive L’Orient Le Jour, che mette in guardia dall’intenzione di Erdogan di prolungare in altre vesti lo stato di emergenza.

 

Sul sito dell’agenzia Agi la spiegazione sintetica di cosa prevede il Patto globale dell’Onu per le migrazioni a cui hanno aderito – nel settembre 2017 – circa 190 Paesi e che entrerà in vigore a dicembre con la firma prevista al summit di Marrakech. L’accordo prevede la realizzazione di “politiche per una migrazione sicura, ordinata e regolare”. Gli Stati Uniti di Trump si sono ritirati dai negoziati lo scorso dicembre, mentre l’Ungheria di Orban l’ha fatto oggi.

 

Lorenzo Cremonesi, inviato a Niamey in Niger, racconta le 48 ore di Antonio Tajani nel Paese, dove ha incontrato i leader di Niger, Mali, Burkina Faso, Ciad e Mauritania. Tajani, scrive Cremonesi sul Corriere della Sera, ha incontrato numerosi migranti e ha ascoltato le loro storie, costellate di violenze subite e abusi. Il presidente del Parlamento Europeo ha sottolineato l’importanza di contribuire alla crescita economica del continente africano, per garantire stabilità e possibilità per le persone di rimanere nei propri paesi.

 

L’organizzazione internazionale Fortify Rights ha accusato le autorità della Birmania di preparare sistematicamente il “genocidio” dei Rohingya. Le Point riporta che la ONG ha fornito alla stampa una lista di 22 responsabili, tra i quali anche esponenti delle forze armate, che avrebbero condotto nell’ultimo anno una campagna anti-Rohingya, oltre ad armare la popolazione locale con l’obiettivo di respingere un’etnia che “non è di qui”. L’inizio delle azioni sarebbe previsto per agosto.

 

Johan Rivalland pubblica oggi su Contrepoints la recensione del film d’animazione “Parvana, une enfance en Afghanistan”. Il trailer del film rivela la trama: una ragazzina afghana costretta a travestirsi da maschio per sostenere la sua famiglia dopo l’arresto del padre. Un film che denuncia la condizione della donna nel Paese e celebra il coraggio di cercare, nonostante tutto, la libertà.

 

L’università statunitense di Princeton ha pubblicato una dichiarazione, firmata da ricercatori, che chiede di interrompere la politica di sostegno incondizionato da parte del Governo americano allo Stato di Israele e optare piuttosto per un impegno alla denuclearizzazione della regione. Orient XXI ripercorre i passi che hanno portato a questa dichiarazione e scende nel dettaglio di cosa viene richiesto al presidente Donald Trump.