Una guida ai fatti della settimana nel Mediterraneo allargato e nel mondo musulmano attraverso la stampa araba

Ultimo aggiornamento: 27/06/2025 15:53:35

Che fosse particolarmente difficile azzerare il programma nucleare iraniano con dei “semplici” bombardamenti l’abbiamo detto in più occasioni. Fermo restando che questo non significa che non siano stati arrecati danni significativi al programma stesso, in questo Focus lasceremo sullo sfondo la disputa sugli effetti dei bombardamenti congiunti israelo-americani, combattuta a suon di fughe di notizie e dossier di intelligence, e intrisa di elementi tecnico-scientifici che non padroneggiamo. Questo dibattito, tuttavia, ha il merito di portare alla luce le posizioni politiche delle parti coinvolte. Quando Donald Trump dice che l’operazione Midnight Hammer ha avuto esiti meravigliosi non si sta semplicemente intestando il merito di un attacco militare, ma sta chiarendo che dal suo punto di vista il tempo della guerra è concluso.

Una posizione simile è quella espressa dagli iraniani: se all’inizio della settimana ci si chiedeva ancora (come ha fatto Steven Erlanger sul New York Times) se l’Iran avesse scelto la via dell’escalation o bevuto nuovamente «il calice di veleno» (Khomeini, 1988) di una pace forzata, oggi la risposta è chiara. L’attacco alla base americana in Qatar è stato irrilevante eppure, proprio come ha fatto Trump, anche la Guida suprema Ali Khamenei l’ha descritto come un successo increcontinua a leggere

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