Una guida ai fatti della settimana nel Mediterraneo allargato e nel mondo musulmano attraverso la stampa internazionale

Ultimo aggiornamento: 20/12/2024 17:17:21

Questo è l’ultimo appuntamento del 2024 con Focus attualità e Rassegna dalla stampa araba. Ci prendiamo due settimane di pausa e ci rivediamo il 10 gennaio. Buon Natale e felice anno nuovo! 

 

Dopo l’ondata di entusiasmo per la caduta del regime di Bashar Assad, Tahrir al-Sham e gli altri gruppi dell’opposizione sono alle prese con il delicato processo di transizione politica e con la complicata ricostruzione del Paese dopo quattordici anni di guerra. Il governo ad interim sta ricevendo nella capitale le delegazioni occidentali e mediorientali e ha incontrato il sottosegretario per gli affari umanitari delle Nazioni Unite Tom Fletcher. Nel frattempo, il leader di Tahrir al-Sham Ahmed al-Sharaa, vero nome di Abu Muhammad al-Jawlani, nel corso di un’intervista rilasciata al giornalista della BBC Jeremy Bowen ha illustrato, seppur in modo vago, i punti principali del suo programma di governo: redazione di un nuovo testo costituzionale, dialogo con tutte le componenti della società siriana, diritto all’istruzione per le donne.

Il leader islamista non ha ancora chiarito se la Siria diventerà uno Stato democratico e quale sarà il ruolo che giocherà l’islam nella vita politica e istituzionale del Paese. Per al-Sharaa una cosa però è certa: la Siria non diventerà un secondo Afghanistan. «Ci sono molte differenze tra la Siria e i talebani afghani – ha precisato il nuovo signore di Damasco – il modo in cui governiamo è diverso: l’Afghanistan è una comunità tribale, la Siria no. La gente non ragiona allo stcontinua a leggere

Per continuare a leggere acquista abbonamento

I nostri approfondimenti sono disponibili solo per chi ha effettuato l’accesso all’Area Riservata e ha attivato un abbonamento.

Registrati oppure effettua il login.