Rassegna della stampa italiana ed estera del 20 marzo 2018
Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:54:23
Dalla stampa italiana
Asianews riporta le parole dell’Arcivescovo di Kirkuk, Iraq, mons. Yousif Thoma Mirkis. Secondo il prelato la forza su cui fare leva per ricostruire il Paese sono senz’altro i giovani. Per contrastare l’ideologia imposta da Isis negli ultimi anni di occupazione, l’Arcivescovo propone occasioni di dialogo e incontro.
L’Onu condanna le violenze subite dai migranti che transitano per la Libia. Avvenire riporta alcuni passaggi del rapporto dell’organizzazione internazionale che denuncia apertamente gli abusi e le torture subite nei campi di detenzione, dove i migranti sono trattenuti come veri e propri prigionaieri.
La Siria è continuamente colpita su vari fronti. Oltre alla città di Afrin conquistata dall’esercito turco, la regione della Ghouta continua a subire bombardamenti. Secondo La Repubblica, un aereo avrebbe colpito una scuola uccidendo 15 bambini.
Dalla stampa francofona
Le Monde pubblica un riassunto dei fatti salienti della caduta di Afrin in Siria. Sarebbero 250 mila gli abitanti fuggiti dalla città dall’arrivo dell’esercito turco. Un rappresentante dei curdi siriani ha affermato che è in atto una pulizia etnica.
La riforma economica in Arabia Saudita è complicata, scrive Karen E. Young su Orient XXI. Le donne sono sempre più incluse in certi settori del commercio e dei servizi. Da febbraio 2018 hanno anche il permesso di servire nell’esercito come soldati.
Ariane Bonzon, Slate, analizza la posizione degli imam turchi e del potere di Ankara nei confronti dello Stato Islamico. Il dibattito si svolge tra il lassismo del Governo turco e la mobilitazione rapida e rumorosa degli imam turchi, che percepiscono Isis come un problema anzitutto teologico.
Dalla stampa anglofona
È fin troppo facile comperare i tesori archeologici iracheni. Le forze americane hanno invaso il Paese 15 anni fa e si sono lasciate alle spalle un commercio in espansione di artefatti antichi (the Atlantic).
Il figlio di Gheddafi Seif “si presenterà alle presidenziali del 2018”. Il figlio dell’ex leader libico secondo fonti di stampa locale potrebbe presentarsi al voto, anche se non si sa dove sia (the Daily Telegraph).
“Non sono un burattino”: dice l’unico candidato a sfidare Sisi alle prossime elezioni. Mousa Mostafa Mousa è il solo sfidante di Abdel Fatah al-Sisi e molti pensano che la sua presenza serva solo a preservare l’apparenza democratica del voto (the Guardian).
Il divieto di velo integrale all’università indonesiana è durato soltanto una settimana. Nel mettere al bando il niqab alla Sunan Kalijaga State Islamic University il rettore aveva detto che il velo non è una parte naturale della cultura indonesiana. Dopo giorni di proteste, ha eliminato il divieto (the New York Times - Paywall).