Rassegna stampa italiana ed estera del 13 ottobre

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 08:54:31

Dalla stampa italiana

Golfo: dove porta la corrente dello sport, degli affari, delle armi. Diego Bolchini scrive su Affarinternazionali che " la realtà costituita dai cinque micro-States del Golfo è ormai un hub consolidato tra Occidente e Oriente per viaggi d’affari, turismo e commercio e – da ultimo – anche ingenti approvvigionamenti militari".

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, rivelerà oggi la sua mossa sull'intesa con Teheran sul nucleare. Probabilmente “decertificherà” l’accordo JCPOA fra Usa, Russia, Cina, Francia, Germania, Gran Bretagna e appunto Iran. Che cosa significa “decertificare”? Ne parla Vincenzo Nigro su Repubblica.

Dopo l’allarme lanciato dal capo dei servizi curdi, scrive Giordano Stabile su La Stampa, il governo del Kurdistan ha inviato una massiccia forza militare a difendere la provincia di Kirkuk. I curdi temono che il governo centrale di Baghdad stia per lanciare un’offensiva per riconquistare la provincia, e i giacimenti di petrolio che ne fanno la cassaforte del nascente Stato curdo indipendente.

Dalla stampa francofona

Cinque anni dopo l'intervento militare francese in Mali, il Sahel è ancora più instabile e i gruppi radicali sempre più influenti. Mentre Parigi procede nella continuità storica della sua sfera d'interesse, la popolazione paga il prezzo di una guerra senza fine (Orient XXI).

Su Les Echos, Michel Roussin, vice-presidente di Medef International, pone lo sguardo sulla situazione critica del Ciad.

Secondo l'ONU, i rohingya sono la minoranza più perseguitata al mondo, anche se in Myanmar la parola "rohingya" è strettamente vietata. Vengono chiamati piuttosto "kalar" che, come scrive Aicha Elbasri su Jeune Afrique, sarebbe l'equivalente di "negro".

Trump deve annunciare oggi la sua decisione sull'accordo nucleare iraniano, mentre gli Stati europei cercano di convincere il Congresso a impedire che la sua messa in atto sia compromessa (La Croix).

Dalla stampa anglofona

La battaglia di Raqqa attraverso le fotografie. Questa estate, le Syrian Democratic Forces troops sostenute dalle forze speciali americane hanno iniziato un’operazione militare per riprendere dallo Stato islamico la città siriana di Raqqa. Gli scontri e i bombardamenti hanno reso la città un cumulo di macerie. Oggi, migliaia di civili restano intrappolati a Raqqa (the Atlantic).

Trump rimprovererà l’Iran ma non chiederà le sanzioni che mettono a rischio l’accordo sul nucleare. I funzionari europei sono sollevati (the Guardian).

Perché i vichinghi avevano il nome di 'Allah' ricamato su abiti ritrovati nelle loro tombe? Ricercatori svedesi hanno scoperto caratteri arabi ricamati su tessuti in tombe vichinghe e questa scoperta solleva questioni sull’influenza dell’Islam in Scandinavia (BBC).