Rassegna della stampa italiana ed estera del 6 marzo 2018
Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:54:13
Dalla stampa italiana
All’indomani delle elezioni politiche italiane, Armando Sanguini su Lettera43 analizza scenari e possibili mosse che si troverà ad affrontare il nuovo governo, quando sarà costituito. Secondo Sanguini occorrerà “sollecitare un concerto davvero europeo per ricalibrare gli strumenti di un partenariato euro-mediterraneo di ampio respiro che sia reciprocamente vantaggioso per le due sponde. E che si estenda all’Africa sub-sahariana”.
La missione italiana in Niger sta prendendo posizione in questi giorni. Lo scrive Repubblica, che mostra un video diffuso da Isis di un’imboscata compiuta contro una pattuglia di militari americani e nigerini dello scorso ottobre. In quell’occasione persero la vita 4 soldati americani.
Le elezioni presidenziali egiziane si terranno a fine marzo. Lorenzo Cremonesi sul Corriere della Sera scrive tuttavia che “le procedure elettorali appaiono ridicole, persino più inutili che ai tempi di Hosni Mubarak”. Il risultato scontato è quindi la rielezione di al-Sisi. [Per scoprire come si pone la comunità cristiana copta nei confronti delle elezioni leggi l’articolo di Alessia Melcangi]
Il prossimo 16 marzo ad Astana, scrive AsiaNews, è in programma un nuovo round di colloqui fra rappresentanti di Russia, Iran e Turchia, per cercare di rilanciare il processo di pace in Siria. La diplomazia kazaka precisa che questa volta, a differenza degli incontri del passato, non saranno presenti “osservatori” del governo di Damasco e delle opposizioni coinvolte nella guerra.
Dalla stampa francofona
Jeune Afrique pubblica un dossier sulle relazioni tra Turchia e Paesi africani. Il giornale sottolinea in particolare gli sforzi del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di chiudere le scuole guleniste sul continente.
Krishna Kumari Kohli è la prima senatrice pakistana appartenente alla casta degli intoccabili. Tel Quel spiega che in Pakistan il sistema delle caste è applicato soltanto per gli Hindu, che rappresentano il 2% della popolazione.
L’Europa non è stata coesa nella lotta contro il terrorismo, secondo Marc Trévidic, ex giudice antiterrorista. Su Atlantico afferma che ci sarebbe stato bisogno di un’unica struttura europea per i processi.
In Tunisia serve una politica che valorizzi i giovani, ha scritto Brahim Oueslati su La Presse. Nel Paese è evidente infatti che i giovani non hanno fiducia nelle istituzioni. Secondo l’autore, i politici devono impegnarsi a metterli in cima alle priorità.
Dalla stampa anglofona
Alle prossime elezioni in Egitto i cristiani sono importanti per il sostegno ad al-Sisi. Da quando Abdel-Fattah al-Sisi ha conquistato la presidenza quattro anni fa, ha lavorato per migliorare la vita della comunità copta, cercando di dare ai cristiani diritti e benefici come ai musulmani, benché le chiese siano state attaccate dai terroristi (USA Today).
Le tribù egiziane possono spostare l’equilibrio elettorale nelle prossime elezioni? Il 24 febbraio, alcune tribù del Consiglio nazionale delle tribù arabe hanno annunciato il loro sostegno al candidato del partito el-Ghad, Moussa Mostafa Moussa, che si presenta contro il Presidente Abdel Fattah al-Sisi nel voto di questo mese (al-Monitor).
Il re saudita ha promesso uno stadio di calcio all’Iraq in una telefonata al primo ministro iracheno Abadi. Re Salman ha detto che Riad costruirà uno stadio dopo l’amichevole tra i due Paesi a Baghdad la settimana scorsa, provando come i rapporti tra le due nazioni, tesi per anni, si stiano rinsaldando (Reuters).
Due attacchi terroristici nel cuore della capitale del Burkina Faso sono avvenuti nonostante sia in corso un’offensiva militare regionale. Ci si domanda quindi se la campagna funzioni o se sia necessario un intervento ulteriore. Al-Jazeera English propone un programma interamente dedicato alla situazione della sicurezza nella regione del Sahel.