Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:42:09
Auguri della COREIS Italiana ai cristiani d'Oriente
Alla vigilia del Santo Natale ortodosso, che segue il calendario giuliano e cade perciò il 7 gennaio, i
musulmani della COREIS (Comunità Religiosa Islamica) Italiana desiderano trasmettere i propri
auguri ai fratelli cristiani delle Chiese orientali.
Cristiani e musulmani uniti nell'attesa di Gesù, Spirito di Dio nato da Maria Vergine
La santità della presenza cristica, che non può essere ridotta ad un evento storico, unisce oggi come
ieri cristiani e musulmani. Entrambe le comunità riconoscono Gesù come Spirito di Dio nato dalla
Vergine Maria e ne attendono la seconda venuta alla fine dei tempi. In questa prospettiva il nostro
Vice Presidente, l'Imam Yahya Pallavicini, incontra ogni anno al Cairo Sua Santità Pope Shenouda
III, guida religiosa della Chiesa copta d'Egitto, per rinnovare tale sacra sintonia. Infatti: “La base
per questa pace e comprensione esiste già. Fa parte dei principi veramente fondamentali di
entrambe le fedi: l’amore per l’unico Dio e l’amore per il prossimo. Questi principi si trovano
ribaditi più e più volte nei testi sacri dell’Islam e del Cristianesimo. L’Unità di Dio, la necessità di
amarLo e la necessità di amare il prossimo sono così il terreno comune tra Islam e Cristianesimo.
Così nell’obbedienza al sacro Corano, come Musulmani invitiamo i Cristiani ad incontrarsi con noi
sulla base di ciò che ci è comune, che è anche quanto vi è di più essenziale nella nostra fede e
pratica”ii.
Da Oriente a Occidente, Natale ortodosso ed Epifania cattolica
Il 7 gennaio i fratelli ortodossi festeggiano il Natale, mentre domani i fratelli cattolici celebrano
l'Epifania, ricordando la visita che i tre Magi, sapienti venuti dall'Oriente, resero al neonato Gesù.
La prossimità tra le due ricorrenze descrive simbolicamente il miracolo provvidenziale dello Spirito
che si volge a riconoscere e a realizzare il Verbo divino che irrompe nel mondo. Dall'Oriente
all'Occidente, secondo il percorso immutabile della luce spirituale di cui il sole è il simbolo cosmico
per eccellenza.
Il valore incommensurabile dell'unità nella diversità
Riconosciamo il valore incommensurabile dell'unità nella diversità, poiché Uno e Unico è il Signore
di noi tutti e molteplice la Sua creazione. Allo stesso modo, una e unica è la comunità cristiana in
Oriente e in Occidente, pur manifestandosi nella Chiesa Cattolica e in quella Ortodossa e Copta.
Ebrei, cristiani e musulmani si integrano senza sincretismo nella comunità unica del monoteismo
abramico, e in definitiva una e unica è anche la comunità mondiale dei credenti di ogni confessione,
purché coerenti e sinceri nel rispetto del valore sacro e universale delle proprie dottrine e delle
dottrine dei loro fratelli e delle loro sorelle. Nella risoluzione ONU che istituisce la “Settimana
mondiale dell'armonia tra le fedi” si legge: “L'Assemblea Generale riafferma che la comprensione
reciproca e il dialogo interreligioso costituiscono dimensioni importanti in una cultura di pace;
proclama la prima settimana di Febbraio di ogni anno Settimana mondiale dell'armonia tra le fedi
basata sull'Amore di Dio e sull'amore per il prossimo
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