Nel primo episodio di Reasons for Our Hope / Le ragioni della nostra speranza guardiamo alla figura di Gesù: cosa dice il Corano su di lui? Quali sono le somiglianze e le differenze tra la presentazione di Gesù e della sua missione nel Corano e nella Bibbia?

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 10:04:31

Uno studioso una volta ha paragonato le storie su Gesù nella Bibbia e nel Corano a dei mosaici. Con le stesse tessere colorate, diceva, si possono creare mosaici molto diversi tra loro.

 

Quali sono le tessere che formano la storia di Gesù? Sia la Bibbia che il Corano parlano della nascita verginale di Gesù, dei suoi miracoli, dei suoi apostoli, di avversari che vogliono ucciderlo, della sua ascensione al cielo e del suo ritorno alla fine dei tempi: stesse tessere, mosaici diversi.

 

Dunque, come si presenta il mosaico coranico di Gesù?

 

Nel Corano il bambino Gesù dichiara "Io sono il servo di Dio". Gesù è un profeta. Il suo compito principale è predicare una scrittura agli israeliti. Questa scrittura è chiamata injil, una parola araba che viene dal greco Evangélion o Vangelo.

 

Ma Gesù non si limita a predicare. Nel Corano compie anche dei miracoli: dà vita a un uccello d'argilla, cura i lebbrosi, guarisce i ciechi, risuscita perfino i morti.

 

Nel nominare questi miracoli, però, il Corano spiega che Gesù li compie con il permesso di Dio.

 

Alcuni nel suo popolo rifiutano il suo messaggio. Considerano i suoi miracoli una forma di magia e tramano di ucciderlo. Ci riescono?

 

Il Corano spiega che gli Israeliti si sono vantati di aver ucciso Gesù, ma subito aggiunge "gli è solo sembrato di riuscirci". Questa frase ha portato la tradizione islamica a credere che qualcun altro sia stato trasformato nelle sembianze di Gesù e sia stato crocifisso al suo posto. Gesù continuò a vivere e ritornerà alla fine dei tempi.

 

Che cosa c'è di diverso nel mosaico biblico di Gesù? Nei Vangeli, la Croce è al centro della missione di Gesù. Proprio all'inizio del suo ministero, Giovanni il Battista dice di Gesù:

 

Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo

 

Molto prima della crocifissione Gesù comincia a insegnare ai suoi discepoli che è destinato a morire a Gerusalemme e che risusciterà il terzo giorno. Prima del suo sacrificio sulla Croce Gesù purifica il Tempio di Gerusalemme, un atto simbolico per esprimere la sua autorità sulla casa di Dio.

 

Quando Gesù muore sulla croce nel tempio si squarcia il velo che separava la zona più santa. Che cosa significa? Per i primi cristiani significava che i sacrifici del Tempio erano ormai compiuti nel sacrificio di Cristo.

 

Questa però non è semplicemente la fine della vita di Gesù ma l'inizio di qualcosa di nuovo. Gli apostoli, i suoi amici, affermarono di aver visto Gesù dopo la sua risurrezione e andarono dappertutto a portare la buona notizia. Qual era il loro messaggio?

 

Non hanno predicato che Gesù fosse un semplice messaggero che aveva ricevuto una scrittura da Dio. Hanno insegnato che è il Principe della Vita, risorto dai morti.

 

Queste sono affermazioni impegnative. Sono credibili?

 

Per rispondere, dobbiamo approfondire la logica del Corano e della Bibbia. Ed è esattamente quello che farà Reasons for Our Hope nel prossimo video.

 

 

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