Gesù significa “il Signore salva” e la Bibbia racconta come si realizza questa salvezza. Nel terzo episodio di Reasons for Our Hope / Le ragioni della nostra speranza mostriamo uno spaccato di storia della salvezza. È un dramma in quattro atti e Gesù si colloca al suo apice

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 10:04:33

 

Per parlare del posto di Gesù nel Cristianesimo, non basta notare alcune somiglianze o differenze rispetto alla presentazione islamica. Quello che è importante è vedere l’immagine nel suo complesso, tutto il mosaico.

 

Il nome Gesù viene da un termine che significa “il Signore salva”. La Bibbia racconta la storia di come si realizza questa salvezza. Non parla di libri mandati da Dio a dei profeti.

 

Nella Bibbia, il coinvolgimento personale di Dio con l’umanità può essere pensato come un dramma in quattro atti: la creazione, Abramo, il popolo di Israele e Gesù... più un finale che stiamo ancora aspettando!

 

Ogni nuovo passo è costruito sul precedente, la rivelazione per il Cristianesimo è un processo cumulativo e alcune verità non sono note fin dall'inizio, ma sono scoperte nel tempo.

 

In principio, prima della storia, Dio crea il mondo e gli uomini in esso.

 

La creazione è buona e nulla può distruggere questa fondamentale positività, neppure il diavolo. Tuttavia, il peccato dell’umanità la distorce profondamente. Di qui il bisogno di salvezza.

 

Per realizzarla, Dio agisce in un modo sorprendente.

 

Tra tutti i popoli della terra sceglie un singolo uomo, per di più anziano, Abramo, e promette di benedire in lui tutte le nazioni. Dopo averne saggiato la fede, stringe un'alleanza con lui.

 

In seguito, una parte della discendenza di Abramo finisce in Egitto, in schiavitù. Dio ascolta il loro grido e manda Mosè che libera gli israeliti e li conduce fuori dall'Egitto, al monte Sinai.

 

Qui Dio rinnova l’alleanza, ora con l'intero popolo e comanda loro di seguire una legge, la Torah.

 

Gli israeliti ricevono una terra, a patto che restino fedeli all'alleanza. Gli anni passano e il popolo non è fedele. I re si succedono uno dopo l’altro e alla fine tutto il popolo è condotto in esilio. Il loro tempio è distrutto.

 

Dio però non li abbandona. Anzi, annuncia un nuovo passo:

 

Porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore.

 

Questo avverrà grazie a una figura misteriosa, un servo di Dio chiamato Messia in ebraico Mashìach, in arabo al-Masìh.

 

La maggior parte dei profeti presentano il Messia come un re potente, ma uno di loro, Isaia, avverte: “questo servo dovrà patire ed essere rifiutato.”

 

I musulmani avranno riconosciuto molti dei personaggi di questa storia, ma avranno anche riconosciuto che la logica sottostante è diversa da quella del Corano.

 

Per capire Gesù nel Cristianesimo, bisogna guardarlo alla luce di questa storia della salvezza. Non è semplicemente un profeta con un messaggio: afferma di essere il compimento di queste antiche promesse.

 

Nel suo primo discorso pubblico nella sinagoga di Nazareth Gesù applica audacemente a sé le profezie di Isaia sul Messia e dice: “Oggi si è compiuta questa scrittura che voi avete ascoltato”.

 

In questi tre primi video abbiamo solo intravisto i mosaici formati dalla Bibbia e dal Corano. I prossimi video aggiungeranno le tessere mancanti.

 

Per ora, vorremmo lasciarvi con questo messaggio: con un cuore generoso, ognuno può vedere coerenza e bellezza nell’universo coranico e in quello biblico. Questo può essere l'inizio di un cammino di fraternità e amicizia.

 

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