Nel 1934, ben prima di qualsiasi iniziativa interreligiosa nel mondo occidentale, Louis Massignon istituì al Cairo la Badaliya, un movimento internazionale di preghiera, la cui eredità è viva ancora oggi

Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:55:25

Un pioniere del dialogo islamo-cristiano

Louis Massignon (1883-1962) fu un cattolico in continua ricerca spirituale, un uomo consumato dalla sua grande passione per la conoscenza, la giustizia e per Dio. Noto orientalista e islamologo francese, celebre per le sue brillanti lezioni al Collège de France di Parigi dove fu professore di sociologia dell’Islam, Massignon fu direttore di studi religiosi all’École Pratique des Hautes Études e membro dell'Accademia araba del Cairo, con uno straordinario dono per le lingue e la linguistica. Scrisse e pubblicò infatti in dieci lingue – sapendone parlare ben di più – e tenne conferenze in tutto il mondo. Servì il governo francese come diplomatico in diverse aree del mondo e prestò servizio sia nella prima che nella seconda Guerra Mondiale. Fu al contempo un meticoloso ricercatore e un mistico dalla vita spirituale profondamente riflessiva. Intimo di numerosi studiosi, artisti, scrittori, mistici e Papi, coltivò amicizie lunghe tutta una vita con appartenenti alle tre grandi religioni abramitiche e anche alle tradizioni dell’estremo oriente.

 

Louis_Massignon,_1948.jpgFu una persona appassionata. Il suo amore per Dio e per gli altri esseri umani e la sua sete di giustizia e di verità lo portarono ad affrontare i molti conflitti e le molte contraddizioni del suo tempo: lesse attentamente i pericoli del colonialismo, marciò nelle strade di Parigi per un’Algeria indipendente e predisse le difficoltà di un dialogo pacifico fra le religioni abramitiche nel momento in cui i primi passi verso il moderno Stato di Israele producevano migliaia di sfollati palestinesi. Al riguardo, pregò il Papa e l’ONU di esprimersi a favore di una risoluzione che garantisse l’universalità della città di Gerusalemme. Data la sua amicizia con il Cardinal Montini – il futuro Papa Paolo VI – molti hanno inoltre sottolineato il ruolo di Massignon nella stesura della dichiarazione Nostra Aetate del Concilio Vaticano II, che tratta del senso religioso e dei rapporti tra la Chiesa cattolica e le religioni non-cristiane.

 

La Badaliya: “sostituirsi” all’altro

Nel 1934, in una piccola cappella francescana ad Alessandria d’Egitto, Louis Massignon e Mary Kahil, un’egiziana di fede melchita (greco-cattolica), fecero un voto: offrire la loro vita per la comunità musulmana. Chiamarono questo loro voto “Badaliya”, istituendo al Cairo un omonimo gruppo di preghiera composto da cristiani arabi.

La radice araba della parola Badaliya racchiude il senso di “scambiare o rimpiazzare una cosa con un’altra”. Massignon la tradusse con “sostituzione”, intendendola come un’offerta di sé stesso per il bene di un’altra vita, in “mistica preghiera sostitutiva”. Tale “moto sostitutivo” per il benessere dei suoi fratelli e sorelle musulmane fu infatti l’ispirazione e il fondamento spirituale dell’esperienza di fede e di vita dello stesso Massignon.

Lo studioso francese concepì la Badaliya originaria come una vocazione per i cristiani che vivevano in una situazione di minoranza nei paesi musulmani: questi fedeli erano in particolar modo chiamati a testimoniare, proprio nel cuore dell’Islam, l’amore di Cristo per tutta l’umanità. A quel tempo – come ancora oggi – i cristiani in Medio Oriente erano sempre più emarginati e minacciati, costretti perciò a emigrare in altre nazioni. Il suo obbiettivo era dunque incoraggiarli a rimanere, a sostenersi a vicenda, a “incrociarsi” con i loro colleghi e vicini musulmani – nella conoscenza reciproca delle pratiche e credenze religiose – e soprattutto a divenire amici. Una sorta di quotidiano peacemaking, a livello umano.

Fu così che varie persone a Parigi e al Cairo, gruppi e singoli, laici e consacrati, provenienti da tutto il mondo, iniziarono a pregare per “la pace con giustizia”, lasciandosi ispirare dalle lettere mensili di Massignon. La Badaliya continuò a Parigi fino alla morte di Massignon nel 1962, mentre una sua diramazione, chiamata “I Fratelli Sinceri”, continuò al Cairo fino alla morte di Mary nel 1979, a 90 anni. La chiesa melchita di Nostra Signora della Pace al Cairo continua a onorare queste due figure dedicando loro luoghi di incontro e sale di preghiera.

 

La Badaliya statunitense oggi

Nel 2002, poco tempo dopo i tragici eventi dell’11 settembre 2001, si formò a Boston un gruppo ispirato alla descrizione lasciata da Massignon degli incontri di preghiera negli statuti della Badaliya e dalle sue lettere mensili. Esso nacque come risposta al rinnovato interesse e alla necessità del pubblico statunitense di approfondire la fede dei propri vicini e colleghi musulmani. La prima sfida di questo ramo della Badaliya fu istruire attentamente i partecipanti cristiani alle dottrine e alle pratiche religiose dell’Islam e alla “preghiera sostitutiva” di Massignon. Col tempo il movimento ha iniziato a condividere gli incontri di preghiera con alcuni credenti musulmani sunniti, divenendo una realtà interconfessionale, oggi al suo sedicesimo anno di attività. Poiché i membri musulmani sono sempre stati in minoranza, l’obiettivo del movimento è stato inoltre creare un ambiente accogliente in cui confrontarsi sui diversi percorsi di fede e di credo. Dal canto loro, i membri cristiani del gruppo continuano a sperimentare la loro vocazione come la immaginava Massignon, testimoniando l’amore di Cristo per ogni persona, pregando e lavorando insieme, verso quella “pace con giustizia” tanto auspicata dal fondatore.

Vale la pena soffermarsi sulla scelta del Santo Patrono della Badaliya, indice di quanto essa sia radicata nel suo tempo e sensibile al presente. Massignon, spinto dall’oppressione antireligiosa praticata nell’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda, scelse come Santa Patrona della Badaliya cairota la Madonna di Pokrov, un’apparizione della Vergine che stende il suo manto protettivo sul mondo. Questa apparizione avvenne nel X secolo a Costantinopoli.

Mossi dalla preoccupazione per il numero crescente di rifugiati e sfollati a causa della violenza e della guerra in Medio Oriente e solidali con il continuo sforzo per ottenere “pace con giustizia” per tutti gli arabi palestinesi (cristiani e musulmani) e la fine dei conflitti in Terra Santa, i membri della Badaliya statunitense hanno scelto come loro Patrona Maria di Gesù Crocifisso, la fondatrice palestinese del monastero carmelitano di Betlemme. Massignon, infatti, immaginò Maryam Baouardy come Patrona della Terra Santa ben prima che la Chiesa ne riconoscesse la grandezza. Solo mezzo secolo dopo, nel 1983, la “piccola araba” – come la chiamava Massignon – fu beatificata da San Giovanni Paolo II e canonizzata nel 2015 da Papa Francesco.

Questo, infine, è il messaggio che Massignon ha ripetuto per tutta la sua vita:

“In vista di una pace serena tra i credenti di tutte le tradizioni religiose, dobbiamo intensificare la nostra preghiera a Dio, attraverso la mediazione della Madonna, per accelerare la Pace ... al fine di unirci con i nostri amici musulmani, abbiamo l’obbligo di moltiplicare le nostre opere di misericordia spirituale e materiale... È sulla Sacra Ospitalità che, in definitiva, saremo tutti giudicati” (9 luglio 1956)

 

Per saperne di più

Le lettere originali di Louis Massignon ai membri della Badaliya sono disponibili in francese e inglese.

Francese: Présenté et annoté par Maurice Borrmans et Françoise Jacquin. Louis Massignon, Badaliya: au nom de l'autre (1947-1962), Les Éditions du Cerf, Paris 2011.

Inglese: Introduced and Edited by Dorothy C. Buck. Louis Massignon, Pioneer in Interfaith Dialogue: The Badaliya Prayer Movement, Blue Dome Press, New Jersey - London - Frankfurt -  Cairo 2016.

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