Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:43:20
La televisione è oggi è un mondo di fatti e fantasia. Essa ci ha permesso di uscire dalla nostra esistenza immediata ed è diventata una fonte di socializzazione attraverso i suoi programmi. È uno strumento di propaganda e di educazione utilizzato dallo stato o da altre organizzazioni, un’istituzione che promuove e coltiva il talento letterario.
Di fronte allo sviluppo dei media e al ruolo particolare della TV, qual è la posizione della comunità cristiana in Pakistan?
La Chiesa cattolica in Pakistan sembra essersi finalmente destata di fronte alle sfide della televisione. Per molto tempo abbiamo avuto a disposizione per lo più materiale stampato… La carta stampata produce un effetto mediatico ad intra, per usare le parole di
Redemptoris Missio (n. 34). Ciò può aiutare la Chiesa ad educare i suoi fedeli o ad approfondire la loro fede. Ma se la Chiesa vuole far sapere al pubblico cosa veramente fa e per quale motivo esiste, questi mezzi di comunicazione sono di scarso aiuto.
Dobbiamo usare la televisione per l’evangelizzazione, l’educazione e la formazione: vogliamo usare la televisione come mezzo per la crescita del Regno di Gesù Cristo nostro Signore. Attraverso di essa vogliamo raggiungere i più remoti angoli della terra. In Pakistan, anche nelle località più povere, nel più sottosviluppato dei villaggi in cui non ci sono acqua corrente o moderne amenità, e dove le scuole sono mal equipaggiate e le famiglie vivono in povertà, c’è la televisione!
Per anni, nella Chiesa cattolica in Pakistan, il giornalismo è rimasto soprattutto nell’ambito della carta stampata. Siamo stati molto lenti a raggiungere i media elettronici in generale e in particolare il giornalismo televisivo. Ma ora tutto questo sta cambiando. L’Arcidiocesi di Karachi ha esplorato l’idea di usare media elettronici per l’evangelizzazione, l’educazione e la formazione. Imprese come l’edizione on-line del settimanale in urdu della diocesi “Agahi” e la webTV Good News Catholic TV sono il risultato più immediato di questo sforzo. Ora però è iniziata la battaglia tutta in salita per avere una un canale TV via satellite.
Certo, nel nostro paese è un compito difficile, a volte addirittura impossibile. Tuttavia, non abbiamo mai smesso di sperare. Siamo andati ovunque, bussato a ogni porta, adempiuto ogni procedura e soprattutto convinto il governo che vogliamo il permesso come pakistani prima ancora che come cristiani. Ci sono voluti più di tre anni e lentamente abbiamo iniziato a vedere qualche spiraglio di luce. Benché tra di noi nessuno abbia avuto una formazione in questo settore, abbiamo continuato a imparare attraverso varie fonti. Abbiamo avuto dalla nostra persone di buona volontà è ciò ha fatto la differenza. E finalmente è arrivato il giorno in cui abbiamo potuto ufficialmente iniziare la trasmissione test di Good News. E sappiamo che sta avendo un forte impatto sui tele-ascoltatori.
Le questioni finanziarie rimangono un grosso problema. È vero che avevamo un budget irrisorio, ma l’Arcivescovo Evarist Pinto, i sacerdoti e i fedeli l’hanno sostenuto pienamente e con ogni mezzo. Alcuni istituti hanno offerto un aiuto finanziario a condizioni vantaggiose. Il sostegno è anche giunto da altra agenzie di finanziamento. Siamo fiduciosi che riceveremo una risposta positiva anche perché tutti i passi necessari sono stati compiuti nei tempi richiesti e non ci siamo fatti scappare questa opportunità. La trasmissione ha diffusione nel territorio nazionale ma anche in altre parti dell’Asia, Africa, Oceania e Europa, sette giorni a settimana, 24 ore al giorno. Essa sarà ispirata a un dialogo aperto incentrato su Gesù Cristo nel XXI secolo. La Santa Messa, la recita del Santo Rosario, le vite dei Santi, la lettura delle Scritture, conversazioni, racconti di attualità, politica, musica, intrattenimento, arti e sport hanno il loro spazio. Il canale includerà storie di interesse umana e temi ispirati, spettacoli che offrono guida e consigli, programmi educativi.
Good News TV porrà una particolare enfasi sui valori e trasmetterà programmi che non possono essere visti su altri canali. Tra gli ospiti vi saranno sacerdoti, laici e membri della società civile e personalità mediatiche di fama. Lo scopo di questa impresa è chiaro: Good News TV sarà in grado di dissipare le incomprensioni sul Cristianesimo, la fede cristiana e creerà un clima molto più positivo per l’armonia, la giustizia, la pace, la fratellanza e la tolleranza. Offrirà l’insegnamento della Chiesa in modo sistematico e completo per tutte le fasce di età, compresi programmi speciali per bambini.
Good News TV unirà al grande insegnamento di Gesù Cristo testimonianze potenti, interviste, e la realtà del servizio cristiano nelle sue varie forme. Il nostro staff è composto da persone non solo professionalmente qualificate e con le competenze tecniche necessarie, ma anche con il desiderio di servire Cristo in questa missione. Good News TV è dipende totalmente dalla Divina Provvidenza e invita ciascuno di noi a diventare un’azionista di questo progetto.