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Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 09:52:53

Autore: Jonathan Phillips Titolo: The Fourth Crusade and the Sack of Costantinople Editore: Jonathan Cape, London Come cristiani, proviamo forse un certo imbarazzo per la nostra storia, talora difficile. Il Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo come messaggio di pace universale ed armonia tra gli uomini conosce, per usare un eufemismo, momenti sfortunati. Recentemente uno scrittore musulmano su di un giornale britannico invitava i suoi concittadini inglesi non musulmani a comprendere che non ogni cosa fatta nel nome dell'Islam era degna di questo titolo. La Quarta Crociata, un guazzabuglio di svariati moventi politici, in alcuni momenti così ambigua che il Papa Innocenzo III le revocò in un'occasione lo status di crociata, è lì per ricordare ai Cristiani che, anche quando apparentemente operiamo in difesa della nostra fede e della città santa di Gerusalemme, siamo tentati, con conseguenze disastrose, di agire a danno della nostra fede. Phillips racconta la storia molto bene, cominciando con la fine del dominio cristiano su Gerusalemme ad opera del condottiero musulmano Saladino nel 1187 e continuando con il radunarsi dei crociati ed il loro arrivo a Venezia nell'estate del 1202. Mi ha sorpreso (come inglese) apprendere quanti crociati venissero dall'Inghilterra. I veneziani avevano opinioni contrastanti sui guerrieri convenuti - forse meno tolleranti allora nei confronti di una tale moltitudine straniera sul loro suolo di quanto lo siano oggi - e fecero piantare il campo crociato sull'Isola di San Nicola, a circa 11 km da Piazza San Marco. Anche i moventi dei veneziani erano compositi, unendo pie motivazioni ed ambizioni personali; persuasero infine i crociati a saccheggiare prima di tutto la città cristiana (e rivale commerciale) di Zara. Fu questa deviazione dal compito principale che scatenò l'ira di Papa Innocenzo III il quale minacciò di scomunicare i crociati se avessero attaccato la città - minaccia che essi ignorarono. Fu nel mezzo di questi giochi politici confusi ed equivoci che spuntò il piano di attaccare non Gerusalemme (anche se un piccolo contingente si separò effettivamente dal corpo principale per perseguire questo fine), ma Costantinopoli (l'attuale Istanbul) allo scopo di sostenere una dubbia rivendicazione della corona imperiale orientale. I crociati assediarono la città che, abbandonata dall'Imperatore, cadde nelle loro mani dopo breve battaglia. La successiva devastazione ed il saccheggio di Costantinopoli nell'aprile del 1204 costituiscono forse uno degli avvenimenti più vergognosi nella storia dell'Occidente cristiano. Dopo un breve e tormentato periodo sotto governo latino, la città ritornò in mano greca nel 1261. Narrazione storica affascinante ed a tratti avvincente, racconta bene le vicende, senza quell'assurda esagerazione che spesso accompagna la discussione sulle crociate. La richiesta di perdono per la Quarta Crociata, avanzata dal Papa Giovanni Paolo II nel 2001 ad Atene ai cristiani ortodossi d'Oriente, è un segno sia della necessità sia della possibilità della riconciliazione, degno epilogo di un'eccellente ricostruzione storica.

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