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Informazioni e approfondimenti sulle società musulmane e sull’incontro tra mondo islamico e Occidente
Ti offriamo approfondimenti di qualità sulle società musulmane e sull’incontro tra mondo islamico e Occidente.
Il presidente tunisino è riuscito a far approvare, in nome del popolo ma senza il popolo, il suo progetto di Costituzione. La nuova Carta apre la strada a un sistema autoritario che sembra strutturalmente incapace di risolvere i problemi del Paese
Per volontà del presidente Kais Saied, la nuova Costituzione non conterrà riferimenti all’Islam come religione di Stato. Non si tratta tuttavia di una svolta laica
Cinquant’anni dopo l’inizio del processo di liberalizzazione e privatizzazione dell’economia tunisina, il Paese paga le conseguenze delle politiche di austerità imposte dal Fondo Monetario Internazionale ma non riesce più fare a meno dei suoi finanziamenti. Così il presidente Kais Saied non ha margini di intervento
Un gruppo storico dell’underground tunisino, trainato da un cantante carismatico che non si è mai tirato indietro, nemmeno dopo botte e intimidazioni. E ci consegna un ritratto crudo ma efficace di quanto sia difficile oggi essere giovane in Tunisia
Il capo dello Stato tunisino non ha mai nascosto le sue posizioni anti-sistema e la difficile situazione del Paese gli ha dato l’occasione per forzare l’interpretazione della Costituzione. Ma la crisi viene da lontano, ed è il frutto di una progressiva degenerazione dell’assetto emerso dalla rivoluzione del 2010-2011
Tunisina di origine, ma libica d’adozione, è una delle più apprezzate cantanti panarabe, tanto da essersi guadagnata il titolo di “principessa del tarab”. Ma la sua voce è stata anche scomoda, e secondo molti è stato questo a costarle la vita
La rivoluzione del 2010-2011 vista da un attivista: il fermento della piazza, la transizione a metà, i molti problemi irrisolti e la voglia di giustizia che neanche il Covid ha soffocato
Prima incursione della rubrica T-arab nella scena musicale rap, considerato un po’ precipitosamente il genere per eccellenza delle Primavere arabe. Si parte dalla Tunisia, e non poteva essere altrimenti
Oltre ad aver inaugurato il fermento rivoluzionario del 2010-2011, la Tunisia è l’unico caso di transizione istituzionale riuscita nel contesto della Primavera araba.
Il film Un divano a Tunisi, della regista franco-tunisina Manele Labidi, racconta la liberazione della parola nella Tunisia post-2011
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