Crisi ecologica, transizione energetica, cambiamento politico: le sfide del Medio Oriente. Il sommario del numero 32 di Oasis, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Rivoluzioni incompiute. Stato, religione e cittadinanza nel Mediterraneo allargato

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Ultimo aggiornamento: 09/01/2024 14:22:45

EDITORIALE

 

Vent’anni dopo, Martino Diez

 

TEMI

 

Il dilemma dell’Occidente, intervista con Ghassan Salamé

 

Mentre molti Paesi del Medio Oriente fanno i conti con la fragilità delle loro istituzioni, il ritiro dall’Afghanistan ha messo in luce un profondo movimento di civiltà: gli Stati Uniti dispongono ancora di un’indiscutibile superiorità militare, ma la pretesa universalità dei valori occidentali è sempre più contestata.

 

La sfida cinese all’egemonia americana in Medio Oriente, Jonathan Fulton

 

La pandemia di COVID-19 ha permesso a Pechino di accrescere la propria influenza in Medio Oriente e in Nord Africa. È un processo destinato a durare, in un momento in cui gli Stati Uniti danno segnali di voler ridurre la propria presenza nell’area e i Paesi della regione mostrano una certa insofferenza verso le politiche di Washington. 

 

Il doppio shock della pandemia per le “visioni” del Golfo, Cinzia Bianco

 

Se sul piano sanitario le monarchie del Consiglio di Cooperazione del Golfo sono riuscite a limitare i danni causati dal Coronavirus, le loro economie sono state colpite in profondità dalla crisi pandemica.

 

Capitali del Golfo ed ecosistemi africani. L’insostenibile costo del lusso, Harry Verhoeven

 

Le società della penisola araba e quelle del Corno d’Africa hanno profondi legami storici. Negli ultimi anni, tuttavia, si è allargato il divario economico tra le due regioni e gli stili di vita adottati negli Stati del Golfo hanno avuto un impatto devastante sugli equilibri dell’altra sponda del Mar Rosso.

 

L’economia prima di tutto. La risposta egiziana al Coronavirus, Amr Adly

 

Le pandemie non sono soltanto emergenze di salute pubblica, ma anche grandi eventi socio-politici. Lo dimostra il caso dell’Egitto, dove la risposta alla diffusione del COVID-19 è stata determinata in gran parte dai preesistenti rapporti tra società e Stato e dai vincoli imposti dalle grandi istituzioni finanziarie internazionali.

 

L’Islam non è più la soluzione, Michele Brignone

 

Nel 2011 sembravano i principali beneficiari delle Rivoluzioni. Dieci anni dopo, movimenti e partiti islamisti si confrontano con il proprio fallimento. Decenni di mobilitazione mostrano che il discorso religioso può funzionare come fattore di contestazione, non per la costruzione di un sistema istituzionale alternativo.

 

Elezioni studentesche in Libano: una rondine non fa (ancora) primavera, Riccardo Paredi

 

Negli ultimi anni, in diverse università libanesi sono cresciuti i club “laici” o “indipendenti”, che contestano il sistema confessionale vigente anche negli atenei. Un fenomeno che è stato interpretato come il segno precursore di un’evoluzione generale del panorama politico del Paese.

 

L’ora più buia prima dell’alba della fratellanza, Elie Al Hindy

 

Dopo decenni di guerre e instabilità, il Medio Oriente è chiamato a costruire il proprio futuro su tre pilastri: la fede in Dio, la dignità dell’essere umano e la capacità di vivere in pace con la natura. Le comunità religiose possono e devono avere un ruolo centrale in questo processo, purché riconoscano che nessuno detiene il monopolio delle verità.

 

Fraternità tra credenti: convergenze a servizio dell’umano, Claudio Monge op

 

Non basta riferirsi al terzo termine del motto repubblicano francese per fondare un’autentica fraternità. Occorre invece promuovere la relazione tra creature che fanno riferimento a una comune matrice trascendente, senza che le loro differenze religiose e culturali siano annullate in nome di una generica umanità.

 

Classici

 

Storie per confermare il cuore, Martino Diez

 

Il sollievo dopo la distretta, Al-Muhassin Ibn ‘Alī al-Tanūkhī

 

Per offrire un sostegno a chi si trova nella tribolazione, il giudice e letterato di Basra al-Tanūkhī raccoglie una serie di racconti affollati dai personaggi più disparati. Le loro storie a lieto fine portano tutte lo stesso messaggio: Dio non abbandona i servi che confidano in Lui.

 

Reportage

 

La speranza mette radici a Mosul, Angela Boskovitch

 

Tra il 2014 e il 2017, con lo pseudonimo Mosul Eye, lo storico iracheno Omar Mohammed ha documentato le atrocità commesse dall’ISIS. Nel 2021, ha accolto la visita del Papa come un segno di rinascita. Ora coordina un gruppo di giovani attivisti che lavorano alla ricostruzione urbana, civile e culturale della città irachena.

 

Recensioni

 

Riattivare la ragione islamica, Martino Diez

Ripartire dalla teologia per un nuovo Illuminismo islamico

 

I jihadisti come problema politico, Chiara Pellegrino

I limiti della guerra al terrore in Nord Africa e nel Sahel

 

Le tre C del Pakistan, Claudio Fontana

Le identità irrisolte del Paese asiatico

 

Afghanistan, un fallimento annunciato, Michele Brignone

Vent’anni di errori occidentali nella terra dei Talebani

 

 

Rivista semestrale della Fondazione Internazionale Oasis

Anno XVII, Numero 32, dicembre 2021

 

Direttore Responsabile

Michele Brignone

 

Direttore scientifico

Martino Diez

 

Caporedattore

Chiara Pellegrino

 

Redazione

Viviana Schiavo

 

Consulenti editoriali

Rifaat Bader

Marco Bardazzi

Bernardo Cervellera

Camille Eid

Rafic Greiche

Claudio Lurati

 

 

Impaginazione

Alessandro Frangi

 

Traduzioni dall’inglese a cura della Redazione

 

 

 

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Nell’ambito del progetto: Rivoluzioni incompiute. Stato, religione e cittadinanza nel Mediterraneo allargato

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