Leggi il sommario del numero 31 di Oasis, realizzato grazie al contributo di Fondazione Cariplo nell’ambito del progetto Rivoluzioni incompiute. Stato, religione e cittadinanza nel Mediterraneo allargato

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Ultimo aggiornamento: 22/04/2022 10:02:29

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EDITORIALE

 

I termini mancanti dell'equazione, Michele Brignone

 

TEMI

 

Luci e ombre dell’eccezione tunisina, Khadija Mohsen-Finan

Oltre ad aver inaugurato il fermento rivoluzionario del 2010-2011, la Tunisia è l'unico caso di transizione istituzionale riuscita nel contesto della Primavera araba. Tuttavia, il Paese si trova oggi in un'emergenza economica e sociale a cui la nuova classe politica sembra incapace di rispondere.

 

Iraq: lo Stato contro la società, Pierre-Jean Luizard

Fin dalla sua nascita, lo Stato iracheno si è fondato sulla monopolizzazione del potere da parte di una delle sue componenti confessionali. Oggi il sistema politico è ostaggio, oltre che dei suoi limiti strutturali, dello scontro tra i due Paesi, l'Iran e gli Stati Uniti, che ne hanno patrocinato la creazione.

 

L’idra e il suo popolo. Le contraddizioni del sistema politico algerinoThomas Serres

Nonostante una retorica incentrata sull'indipendenza nazionale e sulla sovranità popolare, lo Stato algerino è caratterizzato da un funzionamento autoreferenziale. Il movimento di protesta cominciato nel 2019 ha contribuito a evidenziarne i limiti.

 

Maschio, giovane, istruito. Profilo del manifestante arabo, Eugenio Dacrema

Dopo le rivolte del 2010-2011, gli episodi di protesta sono diventati una costante in diversi Paesi arabi. Quali sono i fattori demografici che determinano la partecipazione alle manifestazioni? L'analisi quantitativa dei dati raccolti dall'Arab Barometer individua principalmente tre indicatori: il genere, l'età e l'istruzione.

 

Demografia, famiglia e politica: i tre tempi della transizione araba, Youssef Courbage

Le rivolte del 2011 sono state anticipate da una profonda trasformazione delle società arabe. In particolare, la diminuzione del tasso di fecondità e l'aumento del tasso di alfabetizzazione hanno indotto dei mutamenti che hanno finito per riverberarsi anche a livello politico. Ma potrebbe essere in corso un'inversione di tendenza. 

 

Se il petrolio alimenta il fuoco della guerra, Giacomo Luciani

Nel Medio Oriente allargato è in corso uno scontro tra fazioni complicato dalla grande disponibilità di idrocarburi. Infatti, mentre a livello interno la rendita petrolifera ha un effetto stabilizzatore, non altrettanto avviene sul piano regionale.

 

Tra euforia digitale e cyber-autoritarismo. Le due facce della tecnologia, Sahar Khamis

I social media hanno avuto un ruolo determinante nelle rivoluzioni del 2011, permettendo di aggirare la censura e attivando nuove forme di mobilitazione. Ma in breve tempo i regimi hanno imparato a reprimere il dissenso utilizzando le stesse armi che lo avevano reso possibile.

 

Pensare l’Islam dopo Piazza Tahrir, Michele Brignone

Inizialmente estranee alle manifestazioni di piazza, istituzioni e organizzazioni islamiche hanno accompagnato da vicino la fase post-Primavera araba. I mutamenti intervenuti sul piano politico hanno inciso anche sul discorso religioso, che però non ha risposto alle istanze emerse durante le rivolte.

 

Le rivoluzioni nel prisma della letteratura, Elisabetta Bartuli

Un'analisi anche solo quantitativa della produzione letteraria araba negli anni che hanno preceduto le proteste del 2011 avrebbe mostrato l'ebollizione in corso nelle società del Nord Africa e del Medio Oriente. Oggi prevale l'idea di un futuro angosciante e disumano, ma non tutti si danno per vinti.

 

CLASSICI

 

Come fallisce una rivoluzione, Martino Diez

 

Anatomia di una disfatta, Sādiq al-‘Azm

Nella sua celebre Autocritica dopo la sconfitta, il filosofo siriano Sādiq al-‘Azm traccia una diagnosi impietosa dei mali che hanno decretato il fallimento dei regimi arabi progressisti, condannando i popoli del Nord Africa e del Medio Oriente a una crisi profonda e ancora irrisolta.

 

REPORTAGE

 

Libano: se questi taceranno, grideranno le pietre, Riccardo Paredi

Una giungla di segni, dipinti sui muri di Beirut, ddà voce alle rivendicazioni di una popolazione stremata da trent'anni di malgoverno. Nell'ottobre del 2019 i graffiti erano rabbiosi e speranzosi come la gente scesa in piazza. Un anno più tardi, raccontano un Paese drammaticamente impoverito.

 

RECENSIONI

 

L’alleanza che soffoca il mondo musulmano, Michele Brignone

Le radici storiche della crisi della civiltà islamica.

 

Gli effetti collaterali della manna petrolifera, Claudio Fontana

Petrodollari: opportunità e rischi per le monarchie del Golfo.

 

Quando lo Stato forte non è uno Stato giusto, Claudia Annovi

I regimi arabi contemporanei e l'incapacità di costruire una nazione.

 

Il teologo che non ti aspetti, Martino Diez

Intemperanze e contraddizioni di Ibn Taymiyya e del suo pensiero.

 

Rivista semestrale della Fondazione Internazionale Oasis

Anno XVI, Numero 31, dicembre 2020

 

Direttore Responsabile

Michele Brignone

 

Direttore scientifico

Martino Diez

 

Caporedattore

Chiara Pellegrino

 

Redazione

Claudia Annovi

Alessandra De Poli

Riccardo Paredi

 

Consulenti editoriali

Rifaat Bader

Marco Bardazzi

Bernardo Cervellera

Camille Eid

Rafic Greiche

 

Impaginazione

Alessandro Frangi

 

Traduzioni dall’inglese e dal francese a cura della Redazione

 

Oasis è disponibile anche in inglese e francese

 

Prezzo di copertina €15,00

 

Oasis è disponibile anche in pdf ed epub

 

Numero digitale €7,99

 

Informazioni sui numeri arretrati

oasis@fondazioneoasis.org

tel: +39 02 38609700

 

Stampato da

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per conto di Marsilio Editori ‒Venezia

 

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